domenica 15 aprile 2018

Presentazione libro "Gli uomini di Mussolini" di Davide Conti: sabato 21/04 h 10.30 al Polo del '900

 
Invitiamo a partecipare e diffondere.
A.N.P.P.I.A. in collaborazione con:
- A.N.P.I. - Coordinamento Regionale del Piemonte
- A.N.E.D. - Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti
- Associazione Nazionale Libero Pensiero "Giordano Bruno"
organizza, nell'ambito delle celebrazioni della Festa di Liberazione nazionale dal nazifascismo,
Sabato 21 Aprile 2018
h 10.30-13.00
Polo del '900, Sala Didattica
Torino, via del Carmine 14

Presentazione del libro
GLI UOMINI DI MUSSOLINI
Prefetti, questori, criminali di guerra dal fascismo alla Repubblica Italiana
con l'autore Davide Conti
ne discutono:
- Chiara Acciarini, ANED Nazionale
- Fulvio Grandinetti, ANPI "68 Martiri" Grugliasco
Presiede e modera Bruno Segre, ANPPIA
Ci preme sottolineare il carattere unitario e formativo di questa iniziativa, che vede collaborare insieme diverse associazioni antifasciste nell'ottica di far conoscere in modo approfondito alcune pagine di storia nazionale utili per ragionare collettivamente anche sull'attualità.

Fraterni saluti

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco


Gli uomini di Mussolini
Prefetti, questori e criminali di guerra dal fascismo alla Repubblica italiana
di Davide Conti
Einaudi

"Alla fine della Seconda guerra mondiale molti tra i più alti vertici militari delle Forze armate italiane avrebbero dovuto rispondere di crimini di guerra. Nessuno venne mai processato in Italia e all'estero. A salvarli furono gli equilibri della Guerra fredda e il decisivo appoggio degli alleati occidentali grazie a cui l'Italia eluse ogni forma di sanzione per i suoi militari. Diversi di loro furono reintegrati negli apparati dello Stato come questori, prefetti, responsabili dei servizi segreti e ministri della Repubblica e coinvolti nei principali eventi del dopoguerra: il referendum del 2 giugno; la strage di Portella della Ginestra; la riorganizzazione degli apparati di forza anticomunisti e la nascita dei gruppi coinvolti nel «golpe Borghese» e nel «golpe Sogno» del 1970 e 1974. Il loro reinserimento diede corpo a quella «continuità dello Stato» che rappresentò una pesante ipoteca sulla storia repubblicana. Attraverso documenti inediti, Conti ricostruisce vicende personali, profili militari, provvedimenti di grazia e nuove carriere nell'Italia democratica di alcuni dei principali funzionari del regime di Mussolini.

Nel corso degli ultimi anni la storiografia si è occupata approfonditamente dei crimini di guerra italiani all'estero durante il secondo conflitto mondiale e delle ragioni storiche e politiche che resero possibile una sostanziale impunità per i responsabili. Meno indagati sono stati i destini, le carriere e le funzioni svolte dai «presunti» (in quanto mai processati e perciò giuridicamente non ascrivibili nella categoria dei «colpevoli») criminali di guerra nella Repubblica democratica e antifascista. Le biografie pubbliche dei militari italiani qui rappresentate sono connesse da una comune provenienza: tutti operarono, con funzioni di alto profilo, in seno all'esercito o agli apparati di forza del fascismo nel quadro della disposizione della politica imperiale del regime, prima e durante la Seconda guerra mondiale. La gran parte di loro venne accusata, al termine del conflitto, da Jugoslavia, Grecia, Albania, Francia e dagli angloamericani, di crimini di guerra. Nessuno venne mai processato in Italia o epurato, nessuno fu mai estradato all'estero o giudicato da tribunali internazionali, tutti furono reinseriti negli apparati dello Stato post-fascista con ruoli di primo piano. Le loro biografie dunque rappresentano esempi significativi del complessivo processo di continuità dello Stato caratterizzato dalla re-immissione nei gangli istituzionali di un personale politico e militare non solo organico al Ventennio ma il cui nome, nella maggior parte dei casi, figurava nelle liste dei criminali di guerra delle Nazioni Unite.

Nessun commento: