mercoledì 23 novembre 2016

In cammi-NO per la Costituzione: passeggiata cittadina a Grugliasco sabato 26/11 h 14.30



Verso il 4 dicembre: l'ANPI vota NO!

Il Comitato grugliaschese per il No a modifiche costituzionali e Italicum
, di cui la Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco è promotrice, organizza una passeggiata cittadina per dire NO alla riforma della Costituzione, in modo visibile, colorato e allegro!
Camminiamo per le vie della nostra città, uniti e diversi, dall'università al centro storico, a difesa della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista!
In Cammi-NO per la Costituzione passeggiata cittadina
per dire NO allo stravolgimento della Costituzione


Grugliasco (TO) sabato 26 novembre 2016
ritrovo h 14.30 largo Braccini,
ingresso Università di Agraria e veterinaria


a fine percorso interventi
animazione per bambini e caldarroste per tutti


Partecipiamo numerosi e diffondiamo: abbiamo bisogno di tutto il nostro entusiasmo!
Alleghiamo anche l'articolo di Davide Lessi su la Stampa, pagina 7 del 22/11/16, che rappresenta bene la natura popolare, intergenerazionale e antifascista della nostra campagna per il NO.
E il 4 dicembre votiamo NO!!!

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco


Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione.

[Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955]

martedì 22 novembre 2016

Articolo sul Comitato grugliaschese per il NO - La Stampa nazionale martedì 22/11



Comitato grugliaschese per il NO alle modifiche costituzionali e Italicum

Grugliasco su La Stampa nazionale di oggi martedì 22/11/2016 pagina 7: intervista sul campo ai nostri volontari del Comitato del NO al gazebo di sabato in viale Echirolles. Tre generazioni a confronto, unite nella difesa della Costituzione: Fabrizio, 28 anni, nipote di partigiani e deportati nei lager nazisti, direttivo ANPI; Tamara, 40 anni, mamma di 2 bambini, simpatizzante ANPI; Nello, 62 anni, figlio del partigiano Missio, direttivo ANPI. Rappresentano l'impegno dell'Italia che fa vivere la Costituzione, attraverso le lotte sociali per i diritti, contro la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali e la mercificazione dei beni comuni. Persone diverse, per età, percorsi ed esperienze, unite oggi nello spirito che fu della Resistenza antifascista e che continua ancora oggi. Voce anche al Sindaco di Grugliasco e al delegato FIOM-CGIL Giacomo Zulianello (iscritto ANPI anche lui!). La memoria non è passato. La Resistenza è viva ed è in cammino verso il futuro!
 
La Stampa, martedì 22/11/2016 pagina 7
La bancarella per il No nella Stalingrado torinese
“Gli esclusi sono con noi”
Tra gli attivisti: “La Costituzione funziona, va applicata”

di Davide Lessi

«Se votasse questo mercato sarebbe un plebiscito per noi». Tra le luci al neon che già lampeggiano per Natale e il Dash in offerta, il comitato del No prova a sbilanciarsi su cosa succederà il 4 dicembre. Benvenuti a Grugliasco, prima cintura di Torino, la «Stalingrado dell’Ovest»: città di 40 mila anime che, fatta eccezione per la parentesi di Tangentopoli, ha sempre votato liste di sinistra e centro-sinistra. Sempre, praticamente dal 1946, dal primo referendum per la Repubblica. Questa, però, è un’altra storia.
«Stamattina tra le bancarelle di viale Echirolles è passata anche l’ex governatrice Mercedes Bresso per sostenere le ragioni del Sì», racconta Fabrizio Grandinetti. E chiosa: «Un’accoglienza morbida». Lui ha 28 anni, lavora come tutor dell’apprendimento a Torino, ma quelli del No, l’hanno già ribattezzato «il professore». Distribuisce volantini, spiega le ragioni per votare contro. E quando ha un dubbio chiama al telefono una docente di diritto costituzionale. «È da aprile che abbiamo allestito il banchetto. Ogni sabato ci ritroviamo qui, siamo una ventina di persone», spiega.
Volontari, gente con storie e provenienze diverse, riunite intorno a un gazebo. A Grugliasco come negli oltre 700 comitati registrati in Italia. «Vota no, salviamo la Costituzione», urla il pensionato Nello, 62enne con la tessera Anpi mentre distribuisce i depliant a pochi passi da Parco della Resistenza. Poi si ferma un attimo, racconta del padre partigiano e di come si è riavvicinato alla politica attiva. «Io abito a piazza Massaua, ma quando ho visto questi giovani che sacrificavano il loro tempo libero per un’ideale non ho potuto che unirmi». E aggiunge: «Il bello è che non stanno solo su Facebook ma sono qui tra la gente, a spiegare perché questa riforma snatura lo spirito costituente. La nostra Carta è bella, andrebbe solo applicata».
C’è chi, come Fabrizio, ha iniziato nel 2011 con la battaglia referendaria dell’acqua pubblica. Altri, come Tamara, 40enne impiegata e madre di due bambini, ha sperimentato da poco l’importanza della partecipazione. «L’anno scorso, a Grugliasco, volevano privatizzare l’asilo comunale ma unendo le forze con un gruppo di genitori siamo riusciti a bloccarli». Passa un uomo con il giubbotto delle Olimpiadi invernali di Torino, quelle del 2006: non prende il depliant. «Io voto Sì», ribatte. Gli chiedono perché. «Questione d’intelligenza», risponde senza dire altro.
Si va avanti, così: a slogan. Vanificando tante volte il lavoro dei volontari che vorrebbero entrare nel merito. La sensazione è che la gente sia stanca, oberata di informazioni. Anche chi accetta il volantino non lo fa per confrontarsi, ma per appartenenza: «Sono con voi, voterò No», dicono. Per un’analisi più argomentata aiuta bussare alle porte del Municipio. «Anche Grugliasco è spaccata», ammette il sindaco di centrosinistra Roberto Montà. E spiega: «C’è un sentimento di frustrazione che viene intercettato dalla campagna referendaria. Penso alle fasce fragili, ai giovani, ai lavoratori dell’edilizia e agli operai metalmeccanici che hanno sofferto tanto questa crisi». Tra questi Giacomo Zulianello, 50enne, che dopo sette anni di cassa integrazione a zero ore alla Bertone ha trovato un po’ di respiro con l’arrivo della Maserati. «Ma non basta - dice il rappresentante sindacale della Fiom - farò campagna per il No». Tira un vento contro anche qui, nell’ex Stalingrado dell’Ovest.

martedì 8 novembre 2016

Con l'ANPI di Grugliasco allo spettacolo "Piccola società disoccupata": sabato 12/11 tutti a teatro!




Invitiamo a partecipare e diffondere allo spettacolo della stagione di Viartisti 2016/2017:

"Piccola società disoccupata"
di Beppe Rosso
sabato 12 novembre 2016 dalle h 21.00
Chalet Allemand del Parco culturale Le Serre
Grugliasco, via Tiziano Lanza 31

http://www.viartisti.it/biglietteria.html

http://www.viartisti.it/piccola-societa-disoccupata.html


"Piccola Società Disoccupata" è il secondo spettacolo di Beppe Rosso sul mondo del lavoro contemporaneo. Questa volta è il conflitto generazionale ad essere al centro dell’allestimento, quel disagio che intercorre tra giovani e anziani nel affrontare l’attuale trasformazione dell'uomo in rapporto al lavoro.
Tre attori di diversa generazione formano una “piccola società disoccupata” interpretando vari ruoli in un gioco cinico ed esilarante; sono personaggi che si dibattono in una lotta senza esclusione di colpi per conservare o trovare lavoro, una lotta del tutti contro tutti, in cui non mancano slanci d’amore, ingenuità e momenti di grande illusione. E’ un mondo dove è evidente la fragilità individuale che di volta in volta si trasforma in astuzia o in follia solitaria. Astuzia e follia che sono anche strategie di sopravvivenza in una commedia contemporanea dove ogni scena apparentemente reale attraverso lo humour e il paradosso viene portata ad estreme conseguenze tragicomiche.
Il testo di Remi De Vos propone un calembour di situazioni che toccano quasi tutti i ruoli che attualmente offre il mercato del lavoro: il precario, il disoccupato, il freelance, l’occupato a tempo indeterminato o l’occupato in via di licenziamento. Più situazioni legate da un filo rosso che nell’insieme ricostruiscono la “commedia” del mondo del lavoro in questa società postindustriale. Rémi De Vos, autore francese, tra i maggiori degli ultimi decenni, acclamato da pubblico e critica in patria, ma ancor pressoché sconosciuto in Italia, ci fa entrare nel dramma con un linguaggio imprevedibile ed incalzante che scarta qualsiasi deriva retorica e rivela l’assurdo “indecifrabile” che stiamo attraversando.

Comunicato
Grugliasco, 8 novembre 2016
L'ANPI Grugliasco con Viartisti allo spettacolo "Piccola società dosoccupata":
tutti a teatro!

La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco aderisce e partecipa allo spettacolo "Piccola società disoccupata" di Beppe Rosso, previsto per sabato 12 novembre 2016 allo Chalet Allemand del Parco culturale Le Serre di via Tiziano Lanza 31 a Grugliasco:
- per dare continuità alla collaborazione con Viartisti Teatro d'impegno civile / Gruppo Camaleonte, che negli anni ha visto la partecipazione di diversi giovani iscritti ANPI quali corsisti e attori nei numerosi spettacoli, in particolare lo spettacolo "30 aprile 1945: una storia recente" in scena il 30 aprile 2012 in occasione della commemorazione ufficiale della strage nazifascista dei 68 Martiri di Grugliasco e Collegno;

- per sostenere concretamente la cultura, nel solco del principio dell'art.9 della Costituzione repubblicana che afferma: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione";

- per trattare il tema del lavoro, quale fondamento della Repubblica e diritto/dovere di ogni cittadino, anche con modalità artistiche e creative, focalizzando l'attenzione sull'attuale stato del lavoro in Italia che si riflette sulla vita delle diverse generazioni (precarietà, instabilità, fragilità, debolezza e frantumazione sociale), oltre la retorica e i luoghi comuni;


- in solidarietà con Viartisti per il disagio, permanente ancora oggi, dato dall'inagibilità del Piccolo Teatro Perempruner di piazza Matteotti, che Viartisti ha validamente contribuito a rendere nel corso dei decenni uno dei gioielli della città, facendo conoscere Grugliasco quale città della cultura nel resto d'Italia e anche all'estero, auspicando che possa presto tornare disponibile e aperto alla cittadinanza come Viartisti ha sempre curato in ogni singola attività.

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

Chiediamo a iscritti e simpatizzanti di segnalarci la partecipazione per segnalare a Viartisti il numero di posti preciso da riservare all'ANPI.

Ricordiamo che il biglietto intero costa 10,00 € e che la biglietteria sarà aperta mezz'ora prima dello spettacolo.

Durante la serata l'ANPI svolgerà un volantinaggio sui temi del lavoro e della Costituzione.

Partecipiamo numerosi!

Fraterni saluti
Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

giovedì 3 novembre 2016

Articolo 11: Grugliasco ripudia la guerra - sabato 5/11 h 20.30



La Sezione ANPI “68 Martiri” di Grugliasco organizza la serata

ARTICOLO 11: 
GRUGLIASCO RIPUDIA LA GUERRA

SABATO 5 NOVEMBRE 2016 h 20.30
GRUGLIASCO – Centro Civico Nello Farina - Sala Unitre
Ingresso da via San Rocco 24


con il patrocinio della Città di Grugliasco
e in collaborazione con Viartisti/Gruppo Camaleonte

Programma:

Saluti istituzionali
della Presidenza del Consiglio Comunale
e del Sindaco della Città di Grugliasco

Letture contro la guerra
drammatizzate da Viartisti/Gruppo Camaleonte

Proiezione del film di Francesco Rosi
UOMINI CONTRO

LA CITTADINANZA È INVITATA A PARTECIPARE

INIZIANTIVA SVOLTA NELL'AMBITO DELLA RICORRENZA DELLA FINE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 4 NOVEMBRE 1918-2016

giovedì 13 ottobre 2016

Il Partigiano grugliaschese Fedele Varallo è partito per l'Ultimo Viaggio



Grugliasco, 13 ottobre 2016

Il Partigiano grugliaschese Fedele Varallo è partito per l'Ultimo Viaggio

Comunichiamo la triste notizia della morte di Fedele Varallo, classe 1922, Partigiano Combattente della 19° Brigata d'Assalto Garibaldi (zona di operazione Valli di Lanzo-Col del Lys), nome di battaglia Spaccamontagna, fedele di nome e di fatto sia ai valori della Guerra di Liberazione dal nazifascismo e sia agli ideali del comunismo quale unità internazionalista di tutti i lavoratori contro lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

Di profonda onestà, il suo carattere era umile e il temperamento sanguigno: non ha mai né accettato né tollerato le offese contro i partigiani, la Resistenza e l'ANPI, ha sempre disprezzato il revisionismo storico e i suoi artefici, ha sempre lottato contro i fascisti e i padroni che li hanno finanziati, armati e sostenuti.

L'alto profilo morale di cui era portatore lo rendeva stimato e benvoluto non solo dai compagni di partito, ma anche da chi non la pensava come lui.


Si è sempre battuto nell'ANPI e nel Partito Comunista per l'attuazione dei principi costituzionali e la rivendicazione dei diritti dei lavoratori, per una società di uomini liberi ed eguali.


Spaccamontagna è stato un gran lavoratore, uno degli artigiani metalmeccanici ad altissima professionalità, tra i migliori dell'intero territorio provinciale, famoso per i suoi pezzi particolari richiesti anche fuori dal Piemonte, lavorati nella sua officina adiacente alla Casa del Popolo di Grugliasco "Antonio Gramsci" di via La Salle, di fronte alla sede ANPI.


Diversi compagni affermano ancora oggi che con i suoi pezzi, lavorati ad altissima precisione anche al millesimo di millimetro, Fedele Varallo "affilasse i baffi e la barba alle mosche".


Trasferitosi da Grugliasco a San Secondo di Pinerolo per motivi familiari, aveva perso la moglie mantenendo sempre i collegamenti con i compagni di Grugliasco, partecipando a diverse iniziative come la consegna degli attestati al Teatro Regio di Torino a tutti i Partigiani viventi e alla commemorazione del Col del Lys, luogo in cui i suoi racconti sulle postazioni partigiane locali e le azioni di guerriglia contro i nazifascisti sono diventate anno dopo anno conosciute anche dai più giovani.

Nel 70° anniversario della Liberazione, 25 Aprile 1945-2015, il Sindaco di Grugliasco Roberto Montà, il Presidente della Consulta Antifascista Giuseppe Rizzo e il Presidente dell'ANPI di Grugliasco, il Partigiano Antonio Falbo, hanno consegnato ai Partigiani e ai Patrioti viventi, tra cui Spaccamontagna, un attestato che sottolineava "il coraggio e la preziosa opera svolta nella Lotta di Liberazione dal nazifascismo 1943-1945".
Salutiamo un Partigiano, un Compagno, un uomo libero che ha sempre scelto di stare dalla parte della giustizia sociale e dell'uguaglianza, contro ogni tentativo di ritorno ad un passato autoritario già condannato dalla Storia.

La cerimonia di saluto si terrà sabato 15 ottobre nella Chiesa di San Secondo di Pinerolo alle h 15.00.

La bandiera dell'ANPI accompagnerà il Partigiano Fedele Varallo per ricordare la sua scelta di Libertà di adesione alla Resistenza antifascista e la sua militanza politica quale esempio di partecipazione democratica per il rafforzamento della Repubblica nata dalla Resistenza.

La Sezione "68 Martiri" di Grugliasco, alla quale Fedele da sempre è iscritto, abbraccia fraternamente i familiari e i compagni: a noi piace immaginare Spaccamontagna che si avvia verso l'Ultimo sentiero con gli scarponi, il suo zaino e il suo fucile in spalla, mentre i suoi luminosi occhi azzurri incontrano nuovamente lo sguardo dei Compagni Caduti già andati avanti quando lui aveva poco più di vent'anni.

Per ogni albero che cade, ne pianteremo altri mille: la Resistenza continua!

Buon viaggio Fedele Varallo Spaccamontagna!

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

lunedì 26 settembre 2016

Proiezione del film: "Le quattro giornate di Napoli"



Dopo la pausa estiva, la Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco riprende le attività e ricorda l'inizio della Resistenza: troviamoci insieme per una piacevole serata di cultura e d'impegno civile!

Venerdì 30 Settembre 2016 h 20.45
Grugliasco, via San Rocco 24
sala Unitre c/o centro civico "Nello Farina"

LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI

con la proiezione del film di Nanni Loy del 1962


Prima tra le grandi città europee a liberarsi reagendo contro i nazifascisti occupanti, Napoli tra il 28 settembre e il 1° ottobre 1943 fu teatro di una grande rivolta popolare spontanea.
Uomini, donne, bambini, anziani, soldati del Regio Esercito allo sbando, antifascisti della prima ora e giovani ribelli, tantissimi parteciparono a scrivere la Storia con uno straordinario esempio di partecipazione dal basso e di lotta popolare.
Perché non è vero che la Resistenza c'è stata solo al Nord.
Perché è nella lotta popolare di Liberazione dal nazifascismo che risiedono le radici della nostra Libertà.
Perché le cose vanno fatte quando è ora.
Perché la memoria del passato è d'esempio nel presente e guida per il futuro.

Partecipiamo numerosi!

Ingresso libero.
La cittadinanza è invitata a partecipare.

Iniziativa svolta in collaborazione con la Sezione ANPI "Perotti-Appendino" Nizza-Lingotto di Torino.

Con il patrocinio della Città di Grugliasco

Presentazione del libro: "La maledizione dell'Achille Lauro" con Reem Al Nimer e Diego Siragusa



La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco presenta il libro:

LA MALEDIZIONE DELL'ACHILLE LAURO

Lunedì 3 ottobre 2016 h 20.45

Grugliasco (TO), via San Rocco 24
Sala AUSER c/o centro civico "Nello Farina"


Incontro con l'autrice Reem Al Nimer

Introduce: Diego Siragusa (autore della prefazione)

La storia di Abu al Abbas e della vicenda del sequestro dell'Achille Lauro nel racconto della donna che gli fu accanto fino alla morte avvenuta nel 2004 a Baghdad.

Ingresso libero

giovedì 8 settembre 2016

8 Settembre 1943: Armistizio, inizia la Guerra di Liberazione contro il nazifascismo


8 Settembre 1943-2016: 73° anniversario dell'Armistizio, inizia la Guerra di Liberazione contro il nazifascismo

Oggi, 8 settembre 2016, ricordiamo la resa incondizionata che l'Italia ha firmato con gli Alleati nel 1943 attraverso la stipulazione dell'Armistizio, quello corto il 3 settembre a Cassibile, vicino Siracusa, e quello lungo il 29 settembre a Malta.

L'Armistizio ha posto le fondamenta per le future rivendicazioni delle Nazioni Unite vincitrici della Seconda Guerra Mondiale nei confronti dell'Italia sconfitta, sancite nel Trattato di Pace di Parigi firmato il 10 febbraio 1947.

Con il famoso annuncio del Maresciallo Pietro Badoglio, già criminale di guerra per il genocidio perpetrato anche con l'ausilio di armi chimiche contro le popolazioni indigene in Etiopia, il Regio Esercito Italiano venne lasciato senza ordini e quindi allo sbando:

"Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza."

Il 9 settembre il Re Vittorio Emanuele III di Savoia, suo figlio Umberto e tutta la corte monarchica, insieme a Pietro Badoglio, fuggirono da Roma prima a Pescara e poi a Brindisi, dando vita al Regno del Sud e abbandonando esercito e popolo in piena Seconda Guerra Mondiale.

I nazisti attuarono il piano Alarich, già progettato da Hitler fin dal maggio 1943, procedendo alla neutralizzazione delle forze armate italiane, alla liberazione del Duce e al controllo militare del territorio italiano, installandovi un rinnovato governo fascista svincolato dalla monarchia, la Repubblica Sociale Italiana (RSI).

In poch giorni i nazisti disarmarono e catturarono 1.007.000 militari italiani, su un totale approssimativo di circa 2.000.000 effettivamente sotto le armi.
Circa 196.000 scamparono alla deportazione dandosi alla fuga o grazie agli accordi presi al momento della capitolazione di Roma.
Dei rimanenti 810.000 circa (di cui 58.000 catturati in Francia, 321.000 in Italia e 430.000 nei Balcani):
- oltre 13.000 persero la vita durante il brutale trasporto dalle isole greche alla terraferma
- 94.000, tra cui la quasi totalità delle Camicie Nere della MVSN, decisero immediatamente di accettare l’offerta di passare con i tedeschi
- al netto delle vittime, dei fuggiaschi e degli aderenti della prima ora, nei campi di concentramento del Terzo Reich vennero dunque deportati circa 710.000 militari italiani con lo status di IMI e 20.000 con quello di prigionieri di guerra
- entro la primavera del 1944, altri 103.000 si dichiararono disponibili a prestare servizio per la Germania o la RSI, come combattenti o come ausiliari lavoratori. In totale, quindi, tra i 600.000 e i 650.000 militari rifiutarono di continuare la guerra al fianco dei tedeschi e furono rinchiusi in numerosi campi di prigionia in Germania e nei territori occupati: Stammlager (Stalag) e loro dipendenze (Arbeitskommando, AK) per i soldati e i sottufficiali avviati al lavoro coatto; Offizierslager (Oflag) per gli ufficiali; campi di punizione (Straflager), di rieducazione al lavoro (AEL) o dipendenze dei campi di sterminio (KZ, Konzentrationszone) per i militari accusati di sabotaggio e presunti altri reati. Di questi, circa 50.000 perirono nei lager per la fame, lo sfinimento e le malattie.

[Bibliografia sugli IMI:
Gerhard Schreiber, I militari italiani internati nei campi di concentramento del Terzo Reich 1943-1945. Traditi, disprezzati, dimenticati, USME, Roma 1997
Gabriele Hammermann, Gli internati militari italiani in Germania 1943-1945, Il Mulino, Bologna 2004
Mario Avagliano e Marco Palmieri, Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945, Einaudi, 2009]

Il Duce del fascismo Benito Mussolini, prigioniero sul Gran Sasso, venne liberato dai nazisti e portato in Germania, dove su richiesta di Hitler riorganizzò il fascismo sotto le insegne della Repubblica Sociale Italiana, stato fantoccio alle dirette dipendenze del Reich, che utilizzò le sue forze armate - costituite e addestrate in Germania - per contrastare la crescente Resistenza partigiana in fase di organizzazione militare e diffusione, via via sempre più rapida e consolidata.

Sempre il 9 settembre venne costituito a Roma il CLN, Comitato di Liberazione Nazionale, da parte delle principali forze politiche antifasciste di rilievo nazionale: Partito Comunista d'Italia (PCI), Democrazia Cristiana (DC), Democrazia per il Lavoro (DL), Partito Liberale Italiano (PLI), Partito d'Azione (PdA), Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).
Analoga struttura unitaria venne mantenuta in tutte le articolazioni periferiche dei vari CLN locali nei territori occupati.

L'11 settembre, da Roma, il comandante in capo delle forze armate tedesche in Italia Feldmaresciallo Albert Kesselring, diramò un'ordinanza per cui "il territorio dell'Italia a me sottoposto è territorio di guerra" e subordinò alle sue direttive tutte "le autorità e le organizzazioni civili italiane": l'obiettivo dei nazisti era asservire il territorio e la popolazione italiana alle esigenze belliche del Reich occupante.
 

Oltre all'istituzione della RSI, due territori vennero strappati all'Italia e annessi direttamente al Reich: la Zona di Operazione delle Prealpi (Operationszone Alpenvorland, corrispondente alle province di Bolzano, Trento e Belluno) e la Zona di Operazione del Litorale Adriatico (Operationszone Adriatisches Kustenland, corrispondente alle province di Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana).

Tradizionalmente, l'8 settembre dell'Armistizio è stato assunto come data simbolo dell'inizio della Guerra di Liberazione contro i nazi-fascisti, che vide sviluppare le prime bande partigiane attorno a gruppi formati principalmente da esponenti dell'Antifascismo clandestino sopravvissuto per vent'anni al regime fascista, dai militari sbandati scampati ai rastrellamenti nazisti e dai giovani renitenti alla leva che rifiutavano di arruolarsi tra le fila della RSI agli ordini dei tedeschi.

L'8 settembre rappresenta un momento storico imprescindibile per conoscere e comprendere la storia d'Italia, i valori della Libertà e i principi della Costituzione; rappresenta il momento del riscatto nazionale e della scelta, una scelta volontaria, una scelta resistente e partigiana: la scelta della Libertà.

Approfondimento su Patria Indipendente speciale 70°: Quell'otto settembre e ciò che avvenne prima

giovedì 28 luglio 2016

Presidio Antifascista contro Casapound ad Alpignano in piazza Caduti giovedì 28 luglio h 19.00


Mercoledì 27 luglio 2016

CONTRO FASCISTI E RAZZISTI: NON UN PASSO INDIETRO

Le compagne e i compagni della Zona Ovest Antifascista ci hanno informato della manifestazione organizzata ad Alpignano dai neofascisti di Casapound per giovedì 28 luglio, dal chiaro contenuto razzista contro l'accoglienza dei profughi.
In questo periodo storico, contrassegnato dalla paura del diverso alimentato dalla crisi e soprattutto da un continuo bombardamento mediatico, crediamo fortemente nell’importanza del confronto e della solidarietà per guardare oltre il muro del pregiudizio: i confini non sono solo quelli materiali e geografici, ma soprattutto quelli sedimentati nella mentalità di chi riconosce nel migrante e nel diverso una minaccia, anziché un nuovo mondo da scoprire e valorizzare.
Ripudiamo il razzismo e la barbarie di chi incita all’odio parlando di sicurezza, invasione, degrado: l’unico vero degrado esiste quando vengono calpestati i diritti e la dignità umana, che non ha lingua, frontiere o colore della pelle.
La società nazionalista e razzista che vogliono ricostruire i neofascisti è già stata sconfitta dalla storia e non è compatibile con gli alti valori conquistati con la Resistenza al nazifascismo e sanciti con la Costituzione Repubblicana.
Il fascismo non appartiene alla democrazia ed è estranee al mondo libero e civile conquistato con la lotta popolare e con il sangue delle generazioni precedenti la nostra.
Il fascismo non è un'opinione, è un crimine, occorre applicare la Costituzione, le Leggi Scelba e Mancino: non è tollerabile che la città di Alpignano, con la sua storia e la sua identità legata alla strage nazifascista dei Martiri del Maiolo, sia ancora oggi ferita da una presenza che rievoca odio e razzismo.
Aderiamo al presidio antifascista invitando la cittadinanza a partecipare: le nostre zone partigiane e antifasciste hanno contribuito in modo determinante alla Guerra di Liberazione dal nazifascismo e si sono sempre distinte nel praticare la Costituzione nata dalla Resistenza, oggi come 70 anni fa manifestiamo, generazione dopo generazione, per gli stessi ideali di Libertà e giustizia sociale.

FUORI I FASCISTI DALLE NOSTRE CITTÀ! FUORI I FASCISTI DALLA ZONA OVEST!

PRESIDIO ANTIFASCISTA
GIOVEDÌ 28 LUGLIO h 19.00
PIAZZA CADUTI - ALPIGNANO

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco



Alpignano, Zona Ovest di Torino, 27 luglio 2016

FUORI I FASCISTI DALLE NOSTRE CITTÀ!
Ancora una volta i neofascisti escono allo scoperto nelle nostre zone partigiane e noi antifascisti saremo presenti per affermare che i razzisti non sono i benvenuti né ora, né mai: in modo pacifico e determinato li respingeremo come già avvenuto recentemente ad Almese.
Casapound ha già mostrato in passato il suo vero volto razzista e violento, rendendosi protagonista su tutto il territorio nazionale di atteggiamenti discriminatori nei confronti di disabili, minoranze etniche, nonché di vere e proprie azioni squadriste a mano armata contro militanti antifascisti e di sinistra, anche in alcune scuole di Torino.
I neofascisti e i neonazisti strumentalizzano in senso nazionalista il disagio sociale sempre più diffuso tra le masse popolari per tentare agibilità e ottenere consenso, fomentando la guerra tra poveri e continuando a garantire ingiusti privilegi agli sfruttatori, che si arricchiscono sulle spalle della popolazione.
La loro presenza è inaccettabile, non si può essere indifferenti: è un'offesa per tutti i Caduti della Libertà e i combattenti nella Resistenza partigiana, cui anche Alpignano ha generosamente partecipato attivamente, come testimonia la strage dei Martiri del Maiolo del 22 marzo 1945.
Saremo in piazza anche oggi, come settant'anni fa, per ricordare a tutti che bisogna difendere le persone, prima dei confini; che bisogna estendere i diritti, non innalzare muri; che siamo cittadini del mondo prima di essere “italiani”; che siamo nati liberi ed eguali e che liberi ed eguali vogliamo vivere; che il razzismo e l'odio vanno contrastati con la giustizia sociale, la cultura della solidarietà e la lotta per la fratellanza tra i popoli; che bisogna applicare la Costituzione nata dalla lotta popolare di Liberazione, non concedere agibilità agli eredi di chi sterminava le persone considerate di razza inferiore nei campi di concentramento.
Alpignano e tutta la Zona Ovest hanno una storia antifascista e partigiana che non può essere né dimenticata, né offesa dalla presenza neofascista: invitiamo quindi tutti a essere presenti con spirito di partecipazione civile al

PRESIDIO ANTIFASCISTA
GIOVEDÌ 28 LUGLIO h 19.00
PIAZZA CADUTI - ALPIGNANO

ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Torino Zona Ovest Antifascista - Valsusa Antifascista - Valsangone Antifascista

mercoledì 29 giugno 2016

Documento dell'ANPI Grugliasco per il Sindaco di Torino e della Città metropolitana



Grugliasco, 29 giugno 2016

DOCUMENTO PER IL SINDACO DI TORINO
DALLA SEZIONE A.N.P.I. “68 MARTIRI” DI GRUGLIASCO

Il Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco, condividendo la formulazione dell'ordine del giorno presentato in sede di Comitato Provinciale il 25/06/2016 (successivamente ritirato dal proponente tenuto conto dibattito interno), ritiene di doverlo acquisire e farlo proprio, inviandolo al nuovo Sindaco di Torino e della Città metropolitana.

Il Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco:

  • ricorda che la città di Torino ha sempre svolto un ruolo di rilievo nel contesto italiano e crediamo che così possa e debba continuare ad essere nell’immediato futuro: in tal senso, riteniamo importante il ruolo delle Istituzioni cittadine ed in particolare del Sindaco e della sua squadra operativa;

  • ha seguito con la dovuta attenzione le votazioni delle amministrative mantenendo la propria indipendenza e la propria autonomia – al netto di spiacevoli episodi ascrivibili a iniziative squisitamente personali di taluni iscritti e dirigenti - limitandosi a cogliere l’occasione per chiedere, a candidati e forze politiche, più antifascismo per contrastare le crescenti espressioni di neofascismo e di neonazismo, più trasparenza e democrazia nella gestione della cosa pubblica, più attenzione ai diritti e alla tutela delle minoranze e dei più deboli;

  • nel prendere atto della elezione di Chiara Appendino a Sindaco della Città di Torino e della Città Metropolitana, rivolge un saluto ed un augurio – non puramente formale – di buon lavoro alla neoeletta, in questo momento particolarmente difficile sotto il profilo economico, sociale e politico per la comunità internazionale e per l’Italia che si riflette anche sulla città di Torino e i suoi dintorni;

  • in linea con le decisioni assunte dal Congresso nazionale dell'A.N.P.I. del maggio scorso, si propone anche a livello locale di operare come coscienza critica della società impegnandosi in particolare non solo sul doveroso versante della memoria della Resistenza – momento storico che ha restituito al nostro Paese la dignità che aveva perso con il fascismo e l’alleanza con il nazismo - ma anche per la difesa e per l’attuazione dei principi e dei valori della Costituzione che continuiamo a definire – fuori da ogni retorica e strumentalizzazione – frutto delle donne e degli uomini della Resistenza;

  • ricordando che Torino è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza e che Grugliasco è stata decorata con Medaglia d'Argento al merito civile quale città vittima della barbarie nazifascista, la Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco auspica di potere quanto prima organizzare un incontro con il Sindaco, al fine di avviare un confronto di reciproca conoscenza su alcuni temi di rilievo per la nostra Associazione (Resistenza, Antifascismo, difesa della Costituzione) anche sottoponendo all'attenzione delle istituzioni eventuale documentazione dell'A.N.P.I. Nazionale a sostegno del NO al referendum costituzionale e di contrasto ai fenomeni di razzismo e neofascismo;

  • invita altre Sezioni eventualmente interessate a richiedere un incontro con il nuovo Sindaco di Torino e della Città metropolitana e a organizzarlo in modo unitario e coordinato.

Il Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco
Grugliasco, 29 giugno 2016


Allegato 1: odg presentato al Comitato Provinciale del 25/06/2016 e poi ritirato dal proponente tenuto conto del dibattito interno
Proposta di odg
Comitato Provinciale 25 giugno 2016
Presentato da Angelo Boccalatte

L’ANPI Provinciale di Torino nel prendere atto della elezione di Chiara Appendino a Sindaca della Città di Torino e della Città Metropolitana, rivolge un caloroso saluto ed un augurio – non puramente formale – di buon lavoro alla neo eletta, in questo momento particolarmente difficile sotto il profilo economico, sociale e politico per la società internazionale e per l’Italia.

La nostra città ha sempre svolto un ruolo di rilievo nel contesto italiano e crediamo che così possa e debba continuare ad essere nell’immediato futuro: in tal senso riteniamo importante il ruolo delle Istituzioni cittadine ed in particolare del Sindaco e della sua squadra operativa.

L’ANPI ha seguito con la dovuta attenzione le votazioni delle amministrative mantenendo la propria indipendenza e la propria autonomia, limitandosi a cogliere l’occasione per chiedere, a candidati e forze politiche, più antifascismo per contrastare le crescenti espressioni di neofascismo e di neonazismo, più trasparenza e democrazia nella gestione della cosa pubblica.

L’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – di Torino, in linea con le decisioni assunte dal Congresso nazionale del maggio scorso, si propone anche a livello locale di operare come coscienza critica della società impegnandosi in particolare non solo sul doveroso versante della memoria della Resistenza – momento storico che ha restituito al nostro Paese la dignità che aveva perso con il fascismo e l’alleanza con il nazismo - ma anche per la difesa e per l’attuazione dei principi e dei valori della Costituzione che continuiamo a definire – fuori da ogni retorica – frutto delle donne e degli uomini della Resistenza.

Ricordando che Torino è stata insignita della medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, l’ANPI provinciale auspica di potere quanto prima organizzare un incontro con la Sindaca Chiara Appendino al fine di avviare un confronto di reciproca conoscenza su alcuni temi di rilievo per la nostra Associazione.
ANPI Provinciale di Torino
La Presidenza
Torino, 25 giugno 2016
Tenuto conto del dibattito l’odg viene ritirato dal proponente

giovedì 23 giugno 2016

Assemblea cittadina sul referendum costituzionale: cos'è e come funziona - Grugliasco 29 giugno h 20.30 in Municipio


Agli iscritti e agli amici dell'ANPI, alle istituzioni, alle associazioni, alle organizzazioni politiche, sindacali, sociali e spirituali di Grugliasco

Invitiamo alla diffusione e alla partecipazione

Invitiamo a diffondere e partecipare alla grande Assemblea cittadina sui contenuti dei referendum costituzionali su cui il popolo italiano sarà chiamato a esprimersi in ottobre.
L'iniziativa si svolgerà mercoledì 29 giugno dalle 20.30 presso la sala consiliare "Sandro Pertini" di piazza Matteotti 50 in Grugliasco.
Si tratta di una preziosa occasione per ascoltare le ragioni del SI e del NO alle attuali modifiche alla Costituzione.
Lontani da slogan e facili populismi, si parlerà del merito delle modifiche con l'intervento di due docenti di Diritto costituzionale e con il contributo dei comitati referendari locali.
L'evento è stato organizzato in collaborazione con la Presidenza del Consiglio comunale e con la Consulta antifascista locale.
Grugliasco, piazza Matteotti 50 - Sala consiliare "Sandro Pertini"

Intervengono:
Alessandra Algostino, docente di diritto costituzionale dell'Università di Torino
Anna Mastromarino, docente di diritto costituzionale dell'Università di Torino

L'ANPI "68 Martiri" di Grugliasco invita tutti gli iscritti, i simpatizzanti e l'intera cittadinanza a partecipare attivamente per approfondire le ragioni di questa importante battaglia in difesa della Costituzione repubblicana e della democrazia, conquistata con la lotta popolare di Liberazione dal nazifascismo.


Ricordiamo che la posizione dell'ANPI per il NO alla riforma costituzionale e all'italicum è stata espressa:
- dal Comitato Nazionale ANPI il 21/01/2016 con 20 voti a favore del NO e 3 astensioni
- nei tanti congressi locali (di Sezione e Provinciali) con 2.501 documenti a favore del NO e 25 contrari/astenuti
- in sede di Congresso Nazionale alla votazione finale del 15/05/2016 con 347 voti a favore del NO e 3 astensioni


Ricordiamo che il referendum di ottobre sulla "riforma" costituzionale non prevede quorum: rivolgiamo a tutti un appello per una grande campagna di corretta informazione e di partecipazione popolare, in quanto "l'esercizio del voto è dovere civico" (art. 48 della Costituzione).
 
"Il referendum è un diritto dei cittadini e delle cittadine ed è uno strumento di democrazia: è necessario che tutti lo rispettino e si adeguino alla necessità di consentire una piena conoscenza dei reali problemi in discussione, senza prevaricazioni e senza l’uso di dichiarazioni provocatorie ed offensive. L’ANPI tutta è impegnata a garantire che questo importante esercizio di democrazia si svolga con estrema correttezza e parità di condizioni, in modo che davvero la parola conclusiva spetti al popolo."
[Comitato Nazionale ANPI, 24/05/2016]

Fraterni saluti antifascisti

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

venerdì 10 giugno 2016

Ancora scritte nazifasciste a Grugliasco: l'ANPI per la difesa della Resistenza




Grugliasco, 9 giugno 2016

ANCORA SCRITTE NAZIFASCISTE A GRUGLIASCO!

"Finché ci sarà un solo fascista in Italia, non potremo considerarci un Paese civile, ricordatevelo".
[Norberto Bobbio]

Oggi il Monumento alla Pace di viale Echirolles, recante i nomi dei Caduti grugliaschesi per la Libertà dal nazifascismo è stato rovinato con scritte neonaziste: una svastica e il simbolo delle SS, il corpo speciale paramilitare tedesco Shutz-Staffeln fondato da Adolf Hitler nel 1925 come propria guardia personale, in seguito utilizzato come forza militare speciale durante la Seconda Guerra Mondiale e macchiatosi di stragi e massacri di civili in tutta Europa, dichiarato criminale dai tribunali internazionali del 1946 quale strumento di persecuzione delle cosiddette razze inferiori e gestione dei campi di sterminio.

Dopo la Casa del Popolo e il Municipio di Grugliasco, ora vengono deturpati e colpiti nuovamente i simboli della memoria antifascista e partigiana della nostra città.

Ignoranti e nostalgici di un vergognoso passato, propugnatori di un mondo di sfruttatori e sfruttati, approfittano del clima a loro favorevole generato dalle politiche liberiste e incostituzionali per commettere le loro solite vili azioni contro le sedi e i simboli dell'Antifascismo, che sono stati protagonisti dell'emancipazione della classe lavoratrice e della conqusita della Libertà.

Nell'attuale contesto di grave crisi economica, di valori, sociale, culturale, politica, ricordiamo che i neofascisti e i neonazisti strumentalizzano il disagio sociale sempre più diffuso per tentare agibilità politica e ottenere consenso, fomentando la guerra tra poveri e continuando a garantire ingiusti privilegi a mafiosi, corrotti e sfruttatori, che si arricchiscono sulle nostre spalle.

Senza inutili allarmismi, non vogliamo che la presenza neofascista venga sottovalutata: ricordiamo che a Torino, davanti ad alcune scuole superiori, in questi anni si sono già verificate aggressioni con spranghe contro studenti antifascisti da parte di esponenti del Blocco Studentesco, organizzazione neofascista vicina a Casapound, mentre in alcune sedi universitarie ci sono spesso incursioni squadriste da parte del FUAN.

Occorre applicare le Leggi Scelba e Mancino: non è tollerabile che la città di Grugliasco, con la sua storia e la sua identità legata alla strage nazifascista dei 68 Martiri per la quale è decorata di Medaglia d'argento al merito civile, sia ancora oggi ferita da una presenza che rievoca odio e razzismo.

Questi fatti indicano che ancora oggi, dopo 70 anni, c'è bisogno di memoria e di Antifascismo, c'è bisogno dell'A.N.P.I., perché la Resistenza vive ed è in cammino verso il futuro: dobbiamo proseguire con intelligenza e lucidità, vigilando sui territori e praticando la Costituzione, promuovendo la cultura dell'antifascismo in ogni contesto (sociale, culturale, scolastico, politico) per una corretta memoria della Resistenza partigiana e per la trasmissione dei valori espressi dalla Costituzione, a partire da scuole e giovani generazioni.

Nel perenne ricordo dei 68 Martiri di Grugliasco del 29 e 30 aprile 1945, rivolgiamo ai familiari dei Caduti la nostra fraterna solidarietà e richiamiamo all'unità le forze antifasciste locali, rinnovando la nostra ferma e determinata lotta contro ogni eversione fascista e reazionaria.

PER LA DIFESA DELLA RESISTENZA E DELLA COSTITUZIONE:
IL FASCISMO NON PASSERÀ!


Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco


Nota aggiuntiva del 9/06/2016 sera h 22.00

A seguito del vile e vergognoso atto di matrice neofascista che ha colpito il monumento ai Caduti della nostra città, una delegazione dell'A.N.P.I. “68 Martiri” Grugliasco, guidata dal suo Presidente Antonio Falbo, Partigiano combattente delle formazioni Matteotti, ha voluto dare questa sera un segnale tangibile in reazione allo spregevole gesto di violenta ignoranza.

Nel coprire gli ignobili simboli nazifascisti che hanno imbrattato dignità e memoria della nostra comunità , il Partigiano Antonio Falbo ha riaffermato, attraverso i foulard partigiani della Sezione dedicati alla 17° Brigata d'Assalto Garibaldi “Felice Cima”, quanto sia importante continuare a vigilare, a presidiare il territorio, a contrastare l'ignoranza e l'indifferenza, diffondendo la cultura dell'Antifascismo e la memoria della Resistenza rivolgendosi alle nuove generazioni di ogni tempo, per difendere ciò che alcuni vorrebbero cancellare, tornando ad un vergognoso passato già condannato dalla storia.


Noi dell'A.N.P.I. manterremo fede a questo precetto e porteremo avanti i valori di Libertà e Giustizia affermati con la Guerra di Liberazione e sanciti nella Costituzione Repubblicana, come abbiamo sempre fatto, nonostante tutto, e lo faremo impegnandoci con tutte le nostre forze, perché di questo c'è bisogno, oggi come ieri.


ORA E SEMPRE RESISTENZA!


Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco 



 

martedì 26 aprile 2016

Percorso della Memoria e della Pace: ricordiamo i 68 Martiri di Grugliasco e Collegno (4° edizione)


Percorso della Memoria e della Pace: 
ricordiamo i 68 Martiri di Grugliasco e Collegno

Grugliasco: Percorso della Memoria e della Pace 4° edizione

Mercoledì 29 Aprile 2016

h 20.30 Ritrovo in piazza 66 Martiri

Passeggiata ai luoghi della memoria dei 68 Martiri e alle lapidi dei Caduti, animazione con letture, testimonianze e riflessioni, su Resistenza, Pace, Costituzione.

A cura della Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco


I cittadini di Grugliasco ricordano questa storia?
Chi sono i 68 Martiri di Grugliasco e Collegno?
Dove sono avvenuti gli scontri tra partigiani e nazifascisti?
Da dove arrivava la colonna motorizzata nazifascista che ha massacrato civili e partigiani?
Era composta solo da tedeschi o c'erano anche italiani al suo seguito?
In quali punti della città sono stati uccisi i 68 Martiri e dove sorgono i monumenti che li ricordano?
Dove sono stati picchiati Don Mario Caustico e Tiziano Lanza?
Dove sono stati tenuti prigionieri i partigiani e i civili rastrellati a Grugliasco e Collegno?
Quanti si sono salvati dalla strage e come?
Ci sono stati cittadini grugliaschesi che hanno aiutato i nazifascisti a compiere la strage?
Perché è importante continuare a tramandare la storia dei 68 Martiri?

L'iniziativa si svolge nell'ambito del 71° anniversario della strage dei 68 Martiri del 29 e 30 aprile 1945 e della Liberazione 1945-2015.





Relazione sui tragici fatti del 30 Aprile 1945
Grugliasco li 1° Maggio 1945
Domenica sera 29 aprile u.s. verso le ore 21.30, irrompeva improvvisamente nell’abitato un reparto di truppe tedesche, che risultava essere l’avanguardia di una colonna motorizzata in ritirata dal Pinerolese. Primo gesto della truppa, che appariva letteralmente abbruttita dall’alcol, fu quello di sparare all’impazzata per le vie del paese. In questa prima sparatoria rimanevano uccisi due giovani in servizio presso la locale S.A.P., i cui cadaveri, resi irriconoscibili per le sevizie subite, venivano reperiti nelle adiacenze del campanile. Verso mezzanotte arrivava il grosso della colonna che risultava fortemente armata, munita di mezzi corazzati e di artiglierie di ogni calibro.
Nella notte stessa le truppe irrompevano nella Casa del Popolo prelevando tutti quelli che in essa si trovavano. Intanto venivano sistematicamente saccheggiate abitazioni civili e negozi: tutto quanto poteva a loro servire veniva asportato (commestibili vari, vini, liquori, biciclette, capi di vestiario, lenzuola, stoffe nonché cavalli e muli) il resto veniva vandalicamente distrutto. Furono sottratte anche somme di danaro: alcune famiglie vennero private di tutto il loro avere. Verso le due la soldataglia penetrava nel convento dei Fratelli Maristi ex sede del locale presidio tedesco – e catturava tre giovani del servizio d’ordine che custodivano alcuni materiali che il nemico aveva abbandonato nella fuga. Il direttore della Casa, frate simpaticamente noto ed apprezzato da tutti per l’illuminata e benefica opera svolta in particolari e delicate situazioni durante il periodo dell’oppressione nazifascista, fu obbligato, armata mano, ad accompagnarli in Municipio dove, non trovando altri, catturarono il Segretario comunale ed il custode che furono condotti in piazza ed ammassati con gli altri in precedenza catturati. Anche il frate fu messo sotto sorveglianza. Al mattino ebbero inizio le esecuzioni. Condotti gruppi compatti sui luoghi designati, dopo che gli energumeni si furono sfogatisi loro con torture e sevizie di ogni genere, gli infelici furono abbattuti con raffiche di mitraglia.
Venivano pure fucilati altri ostaggi prelevati a Collegno. Niente giustifica questi crimini perché da accurate indagini risulta che nessun colpo è stato sparato dai patrioti e nessun cittadino si rendeva comunque responsabile di atti o provocazioni atti a offrire un pretesto alla rappresaglia. Un salesiano, cappellano militare, che, trovandosi a Grugliasco, aveva cercato di interporre i suoi buoni uffici per evitare la carneficina, si sentiva rispondere che loro ormai si sentivano ingannati a morte e che a loro poco importava che morissero anche dei cittadini di Grugliasco. Il sacerdote veniva quindi legato con gli altri, dileggiato, battuto a sangue e infine passato per le armi.
Occorre aggiungere che al saccheggio delle abitazioni parteciparono anche degli ufficiali.
I cadaveri dei nostri Martiri venivano spogliati del danaro e degli oggetti preziosi.
Mentre stiamo stilando la presente relazione si sta procedendo al riconoscimento delle salme che vengono trasportate nel salone municipale fra le lacrime ed il cordoglio di tutta una popolazione terrorizzata.
Quattro giovani che le raffiche dei criminali avevano solo ferito sono stati raccolti da pietose persone ed avviate all’ospedale di Rivoli.
Si stanno raccogliendo tutti gli elementi atti ad identificare il reparto a cui appartenevano le belve naziste per potere così raggiungere i criminali responsabili e trascinarli davanti ad una popolazione colpita nei suoi affetti più cari che chiede giustizia.
Giuseppe Dassetto - Partito Liberale
Alberto Gurlino - Partito Socialista
Manfredo Manferdini - Democrazia Cristiana
Giacomo Mossa – Partito d’Azione
Camillo Cenni – Partito Comunista

martedì 12 aprile 2016

Programma 25 Aprile 2016 Grugliasco: 71° Festa di Liberazione!

 
 
Invitiamo a partecipare numerosi alle iniziative programmate per il prossimo 25 Aprile a Grugliasco. La Resistenza continua!

25 Aprile 1945-2016
Festa di Liberazione Nazionale

PARTIGIANI SEMPRE!
Per un 71° anniversario della Liberazione di sana e robusta Costituzione, carico di memoria e impegno, lontano dalla vuota retorica celebrativa e vicino a chi resiste oggi per una concreta attualità dell'Antifascismo.
Nella memoria l'esempio, nelle lotte la pratica, nostra Patria è il mondo intero: l'A.N.P.I. di Grugliasco PRESENTE!!!

Programma Lunedì 25 Aprile a Grugliasco (TO)

Ore 9.30
Piazza 66 Martiri

Ritrovo in piazza e partenza del corteo per le vie cittadine: siamo tutti invitati a sfilare con bandiere e foulard A.N.P.I. insieme allo striscione della nostra Sezione

Ore 10.15
Cimitero di Grugliasco

Posa corone alle lapidi dei Caduti per la Libertà

Ore 11.00
Monumento alla Resistenza e alla Pace, viale Echirolles angolo via Lupo

Deposizione corona in onore ai Caduti per la Libertà
Concerto del gruppo musicale “I Grifoni
Intervento di Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco
Intervento di Renzo Sulli, Sindaco di Echirolles, città antifascista francese gemellata a Grugliasco
Intervento di Antonio Falbo, Presidente della Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco
Intervento di Tatiana Ambrogio, giovane esponente della Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco
Coordina Giuseppe Rizzo, Presidente della Consulta Antifascista comunale di Grugliasco

Ore 14.30-18.30
Centro civico “Nello Farina”, via San Rocco 20

Festa popolare con animazione per bambini, musica, banchetti informativi, letture sulla Resistenza.
Concerto di canzoni partigiane e di lotta del gruppo "Le Stelle Rosse".
A seguire merenda sinoira resistente in onore dei Partigiani su offerta libera per sostenere le attività dell'ANPI (gradita prenotazione

Sarà possibile iscriversi all'A.N.P.I.: invitiamo tutti coloro che credono nei valori di Libertà, Uguaglianza e Giustizia a unirsi all'A.N.P.I., iscrivendosi e ritirando la tessera 2016, partecipando alle attività associative durante l'intero corso dell'anno.

ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

venerdì 8 aprile 2016

Appello ANPI Grugliasco per 25 Aprile 2016


Grugliasco, Martedì 5 Aprile 2016

Appello A.N.P.I. Grugliasco per il 25 Aprile 2016
L'A.N.P.I. invita la cittadinanza a partecipare alla Festa del 71° anniversario della Liberazione dal nazifascismo che si terrà a Grugliasco lunedì 25 Aprile, con la manifestazione cittadina al mattino e la Festa popolare pomeridiana.
La manifestazione partirà alle 9.30 da piazza 66 Martiri e proseguirà fino al cimitero per concludersi al Monumento del Parco della Resistenza e della Pace di via Lupo angolo viale Echirolles, dove si terranno gli interventi ufficiali delle istituzioni e dell'A.N.P.I.
La Festa popolare inizierà alle 14.30 al centro civico “Nello Farina” di via San Rocco 20 con una merenda sinoira partigiana, banchetti informativi, musica, e il concerto del gruppo "Le Stelle Rosse", per stare insieme in modo piacevole e non dimenticare il sacrificio delle Partigiane e di tutti i Caduti per la Libertà durante la Resistenza antifascista.
Sarà possibile iscriversi all'A.N.P.I.: invitiamo inoltre tutti coloro che credono nei valori di Libertà, Uguaglianza e Giustizia a unirsi all'A.N.P.I., iscrivendosi e ritirando la tessera 2016, partecipando alle attività associative durante l'intero corso dell'anno.
Affinché la Memoria non sia uno sterile esercizio di vuota retorica, occorre impegnarsi costantemente e in modo attivo per la difesa dei diritti e della Costituzione, il frutto più prezioso della Resistenza partigiana, per contrastare le nuove e più insidiose forme di neofascismo presenti nella società attuale: questo è oggi il compito prioritario per l'A.N.P.I. e per tutti gli antifascisti.

Buon 25 Aprile, buona Festa di Liberazione!
Ora e sempre Resistenza!
Il Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco