lunedì 28 aprile 2014

Solidarietà ANPI al Movimento NO TAV alla fiaccolata partigiana del 24 aprile 2014 a Torino





Grugliasco, 27 aprile 2014

Prima vennero per i comunisti
e io non alzai la voce
perché non ero un comunista.
Poi vennero per i socialdemocratici
e io non alzai la voce
perché non ero un socialdemocratico.
Poi vennero per i sindacalisti
e io non alzai la voce
perché non ero un sindacalista.
Poi vennero per gli ebrei
e io non alzai la voce
perché non ero un ebreo.
Poi vennero per me
e allora non era rimasto nessuno
ad alzare la voce per me.
[Martin Niemoller]

Si parte e si torna insieme!
Solidarietà dell’ANPI al Movimento NO TAV
alla fiaccolata della Liberazione del 24 aprile sera a Torino

La Festa di Liberazione dal nazifascismo del 25 Aprile è una giornata sia di ricordo e riflessione dedicata ai Partigiani e a tutti coloro che hanno liberato l’Italia dall'occupazione nazifascista, sia di rilancio per tutte le lotte antifasciste in corso oggi, per la realizzazione di una società concretamente fondata sulla libertà, la giustizia sociale, la solidarietà, i diritti civili e i diritti umani inalienabili.

Il frutto tangibile della vittoria dei Partigiani sul nazifascismo è la libertà, garantita dalla Costituzione: libertà intesa anche nella libera espressione del dissenso.

Tradizionalmente a Torino, il 24 aprile sera, tutti i soggetti antifascisti manifestano uniti per le vie del centro cittadino, per rendere onore ai Partigiani e per richiamare l’attenzione sulle lotte sociali di oggi, rifiutando esplicitamente una visione della Resistenza puramente reducistica e facilmente strumentalizzabile: partiti, sindacati, associazioni, movimenti, comitati, gruppi, singoli cittadini, migliaia di persone, tutte insieme per la Resistenza e l’antifascismo.

Giovedì 24 aprile 2014, durante la fiaccolata, le forze dell’ordine hanno impedito a una parte dei manifestanti - con particolare attenzione verso la delegazione del Movimento NO TAV - l'accesso a piazza Castello, luogo della conclusione della manifestazione, circondandoli, senza reali esigenze di mantenimento dell’ordine pubblico, e procedendo ad una vera e propria selezione su chi aveva o meno il diritto di partecipare alla manifestazione.

Impedire e contrastare la partecipazione degli antifascisti alle manifestazioni partigiane significa offendere i Partigiani e i Caduti per la Libertà. 

Nella sostanza, davanti ai nostri occhi, di fronte alle bandiere partigiane, parte delle istituzioni hanno operato concretamente la sospensione dei diritti costituzionali, dando luogo a un vergognoso atto di ingiustizia senza precedenti nella tradizionale fiaccolata partigiana torinese.

Tale azione si inserisce nel più ampio contesto di una preoccupante deriva antidemocratica che parte dalla criminalizzazione del Movimento NO TAV, come ormai da anni diverse Sezioni ANPI denunciano quotidianamente, per arrivare alla denigrazione della Resistenza antifascista da parte di alcuni settori delle istituzioni repubblicane, nonché all’agibilità politica e di piazza a formazioni neonaziste.

Tutto ciò è inammissibile e intollerabile: non sono le forze dell’ordine a decidere chi può o non può partecipare alle manifestazioni antifasciste e partigiane della Festa di Liberazione dal nazifascismo.

Ciò a cui abbiamo assistito è stato esclusivamente un attacco alla libertà di espressione e di movimento contro compagne e compagni che manifestavano a fianco dell’ANPI per gli stessi valori e per le stesse idee di libertà, giustizia e rivendicazione dei diritti costituzionali, conquistati al prezzo del sangue partigiano.

In solidarietà a quanto stava accadendo, evento senza precedenti, lo striscione del Comitato ANPI Provinciale di Torino non è stato portato sotto al palco delle orazioni ufficiali, ma è rimasto a fianco dello striscione NO TAV perché, nella linea di principio più solidale e democratica, “se colpiscono uno, colpiscono tutti; se non passa uno, non passiamo tutti; se tolgono il diritto a uno, lo tolgono a tutti; si parte e si torna insieme”.

Le compagne e i compagni del Comitato Provinciale ANPI, provenienti da diverse Sezioni, hanno immediatamente preso posizione e non si sono resi complici di tale abuso: hanno compiuto una scelta che, per la sua portata concreta, vale più di cento comunicati.

Riteniamo comunque preoccupante l’indifferenza e il silenzio di numerosi cittadini presenti - anche con ruoli di responsabilità istituzionale fino ai più alti livelli di rappresentanza parlamentare - di fronte a tale ingiustizia; addirittura abbiamo ascoltato iscritti ANPI di alcune Sezioni affermare che “beh, basta fare il giro e si passa, tanto la polizia ha fermato solo i NO TAV; dai, fate il giro, fate il giro!”.

Invitiamo la Presidenza del Comitato ANPI Provinciale di Torino a pubblicare e diffondere quanto avvenuto, incluse le ragioni della propria ragionevole presa di posizione.

Auspichiamo che in futuro non si verifichino più episodi inaccettabili come quest’anno e che si ristabilisca il rispetto per la Resistenza e per il suo eterno significato, nonché per chi cerca di portarne avanti i valori con un impegno quotidiano, concreto e coerente.

Ora e sempre Resistenza!


Il Comitato di Sezione ANPI “68 Martiri” Grugliasco 

domenica 27 aprile 2014

30 Aprile 1945-2014: Grugliasco Partigiana - Percorso della Memoria sui 68 Martiri 2° edizione


Grugliasco Partigiana
Percorso della Memoria 2° edizione

a cura della Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco

h 17.30 Ritrovo in piazza 66 Martiri

 

Passeggiata ai piloni dei 68 Martiri e alle lapidi dei Caduti, animazione dei luoghi di memoria con letture, testimonianze e riflessioni su Resistenza, Costituzione, Pace, Democrazia.

Evento facebook: Grugliasco Partigiana - Percorso della Memoria 2014


Chi sono i 68 Martiri di Grugliasco e Collegno?
Quali sono i documenti e le testimonianze con i quali si è potuta ricostruire la storia dei 68 Martiri?
Dove sono avvenuti gli scontri tra partigiani e nazifascisti?
Da dove arrivava la colonna motorizzata nazifascista che ha compiuto la strage?
Era composta solo da tedeschi o c'erano anche italiani al suo seguito?
In quali punti della città sono stati fucilati i 68 Martiri e dove sorgono i monumenti che li ricordano?
Dove sono stati picchiati Don Mario Caustico e Tiziano Lanza?
Dove sono stati tenuti prigionieri i partigiani e i civili rastrellati a Grugliasco e Collegno?
Quanti si sono salvati dalla fucilazione e come?
Ci sono stati cittadini grugliaschesi che hanno aiutato i nazifascisti a compiere la strage?
Perché è importante continuare a tramandare la storia dei 68 Martiri?

L'iniziativa si svolge nell'ambito delle iniziative in ricordo dei 68 Martiri del 29 e 30 aprile 1945, della Nuova Stagione dell'ANPI e del 70° anniversario della Guerra di Liberazione 1943-1945.

domenica 6 aprile 2014

Festa di Liberazione: 25 Aprile a Grugliasco!!!





Festa di Liberazione dal nazifascismo - 25 Aprile a Grugliasco

Venerdì 25 Aprile 2014

Ore 10.00
Piazza 66 Martiri
Ritrovo in piazza e partenza del corteo per le vie cittadine: siamo tutti invitati a sfilare con bandiere tricolori e foulard A.N.P.I. insieme allo striscione della nostra Sezione

Ore 10.15
Cimitero di Grugliasco
Posa corone alle lapidi dei Caduti per la Libertà

Ore 11.00
Monumento alla Resistenza e alla Pace, viale Echirolles angolo via Lupo
Posa corona in onore ai Caduti per la Libertà
Concerto dell’Orchestra dell’Associazione Giovani Amici della Musica di Grugliasco
Intervento di Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco
Intervento di Renzo Sulli, Sindaco di Echirolles, città antifascista francese gemellata a Grugliasco
Intervento di Antonio Falbo, Presidente della Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco,
Intervento di Tania Nico, studentessa universitaria iscritta A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco

Ore 13.00
Centro civico “Nello Farina”, via San Rocco 20
Pranzo partigiano organizzato dall’A.N.P.I. in onore degli ex Combattenti per la Libertà.
(prenotazione obbligatoria entro il 18 aprile, max 120 posti: contattare l'ANPI)

Ore 14.30
Centro civico “Nello Farina”, via San Rocco 20
Festa di Liberazione a cura dell’A.N.P.I.: esibizione di associazioni del territorio, canzoni partigiane e di lotta, concerto di musica rock e folk a cura di gruppi giovanili del territorio, letture sulla Resistenza, banchetto informativo sulle attività dell'ANPI.

Ore 21.00
Torino, corso Regina Margherita 154 - Circolo ARCI Noà - Nonviolenza Attiva
La Festa continua a Torino: la nostra Sezione è stata invitata ad animare la serata del 25 Aprile al circolo ARCI Noà - Nonviolenza Attiva, con uno spettacolo di canzoni partigiane e letture sulla Resistenza e l'antifascismo.

giovedì 3 aprile 2014

Anche l'ANPI contro la svolta autoritaria che stravolge la Costituzione





Grugliasco, 3 Aprile 2014

Comunicato
Anche l'A.N.P.I. contro la svolta autoritaria che stravolge la Costituzione

Il Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco condivide integralmente il contenuto dell'appello "La svolta autoritaria" a tutela della Costituzione e della democrazia, diffuso da autorevoli intellettuali e giuristi di fama nazionale. Si impegna a diffondere tali posizioni, già ampiamente discusse e sostenute dalla Sezione, anche in occasione delle iniziative per la Festa di Liberazione dal nazifascismo, 25 aprile 2014.

Il Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco


LA SVOLTA AUTORITARIA
da "Il Fatto Quotidiano" del 28/03/14

Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali.
 
Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del PD è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.

Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del PD a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato.

Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.


Primi firmatari:

Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Salvatore Settis, Rosetta Loy, Corrado Stajano, Giovanna Borgese, Alberto Vannucci, Elisabetta Rubini, Gaetano Azzariti, Costanza Firrao, Alessandro Bruni, Simona Peverelli, Sergio Materia, Nando dalla Chiesa, Adriano Prosperi, Fabio Evangelisti, Barbara Spinelli, Paul Ginsborg, Maurizio Landini, Marco Revelli