domenica 15 gennaio 2012

1° Commissione per la Consulta Antifascista di Grugliasco


Dal sito del Comune. Si riunirà giovedì 19 gennaio, alle ore 18, nell’aula del Consiglio Comunale, al primo piano del municipio, in piazza Matteotti 50, la commissione consiliare “Affari Istituzionali – Personale – Attività amministrativa e produttiva”. 
All’ordine del giorno, firmato dalla presidente Valeria Saracco, è prevista l’istituzione della consulta antifascista permanente della città di Grugliasco. 
Come stabilito dal regolamento del Consiglio Comunale la riunione della commissione è pubblica e tutti i cittadini interessati possono assistervi.


1° Commissione consiliare per la Consulta Antifascista
Giovedì 19 Gennaio 2012 h 18.00
Municipio di Grugliasco, piazza Matteotti 39

Il 19 gennaio 2012 alle ore 18.00, presso il Municipio, si terrà la riunione della 1° commissione del consiglio comunale di Grugliasco, denominata “Affari Istituzionali”, nella quale sarà discusso il regolamento della Consulta Antifascista comunale, organismo che sostituirà il Comitato Medaglia d’Argento.

Tale regolamento è stato scritto e licenziato con parere unanime, dopo mesi di confronto sereno e partecipato, dal Comitato Medaglia d’Argento, di cui la Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” è componente attiva.

Iscritti, militanti e simpatizzanti della Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco sono invitati a essere presenti tra il pubblico, come previsto dai regolamenti, per assistere allo svolgimento dei lavori della commissione.

Sarà occasione utile per capire come funzionano le commissioni consiliari e per vigilare sull’iter istituzionale necessario per la costituzione della Consulta Antifascista di Grugliasco

La Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco invita i consiglieri comunali a prendere visione del regolamento della Consulta Antifascista, così come indicato dal Comitato Medaglia d’Argento, affinché possa essere approvato definitivamente dal Consiglio Comunale entro il 67° anniversario della Festa di Liberazione nazionale, 25 Aprile, e della seguente commemorazione della strage nazifascista dei 68 Martiri di Grugliasco, 29 e 30 Aprile.

Il Comitato di Sezione
A.N.P.I. “68 Martiri” Grugliasco

giovedì 12 gennaio 2012

Giù le mani dall'Acqua e dalla Democrazia!



GIU' LE MANI DALL'ACQUA E DALLA DEMOCRAZIA!

Roma, 12 Gennaio 2012

Il 12 e 13 giugno scorsi 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto.
Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato attraverso la politica.

Il voto ha posto il nuovo linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale capace di rispondere alle drammatiche contraddizioni di una crisi economico-finanziaria sociale ed ecologica senza precedenti.
A questa straordinaria esperienza di democrazia il precedente Governo Berlusconi ha risposto con un attacco diretto al voto referendario, riproponendo le stesse norme abrogate con l’esclusione solo formale del servizio idrico integrato.

Adesso, utilizzando come espediente la precipitazione della crisi economico-finanziaria e del debito, il Governo guidato da Mario Monti si appresta a replicare ed approfondire tale attacco attraverso un decreto quadro sulle strategie di liberalizzazione che vuole intervenire direttamente anche sull’acqua, forse addirittura in parallelo ad un analogo provvedimento a livello di Unione Europea che segua la falsariga di quanto venne proposto anni addietro con la direttiva Bolkestein. In questo modo si vuole mettere all’angolo l’espressione democratica della maggioranza assoluta del popolo italiano, schiacciare ogni voce critica rispetto alla egemonia delle leggi di mercato ed evitare che il “contagio” si estenda fuori Italia.

Noi non ci stiamo.

L’acqua non è una merce, ma un bene comune che appartiene a tutti gli esseri viventi e a nessuno in maniera esclusiva, e tanto meno può essere affidata in gestione al mercato.
I beni comuni sono l’humus del legame sociale fra le persone e non merci per la speculazione finanziaria.
Ma sorge, a questo punto, una enorme e fondamentale questione che riguarda la democrazia: nessuna “esigenza” di qualsivoglia mercato può impunemente violare l’esito di una consultazione democratica, garantita dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano.

Chiediamo con determinazione al Governo Monti di interrompere da subito la strada intrapresa.

Chiediamo a tutti i partiti, a tutte le forze sociali e sindacali di prendere immediata posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano.

Chiediamo alle donne e agli uomini di questo paese di sottoscrivere questo appello e di prepararsi alla mobilitazione per la difesa del voto referendario.

Oggi più che mai, si scrive acqua e si legge democrazia.


Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

martedì 10 gennaio 2012

Nessuna liberalizzazione rispetta i referendum!

Non esiste liberalizzazione del servizio idrico che rispetti i referendum.
Basta trucchi e trucchetti, il Governo Monti rispetti il voto popolare

Roma, 10 gennaio 2012

Ormai da giorni il Presidente del Consiglio Monti e i suoi ministri parlano di privatizzazioni alludendo anche ad un intervento sul servizio idrico. Ultimi in ordine di tempo il sottosegretario Polillo secondo cui il referendum è stato “un mezzo imbroglio” e il sottosegretario Catricalà che ha annunciato “modifiche che non vadano contro il voto referendario” alla gestione dell'acqua.

Diciamo chiaramente a Monti, Passera, Catricalà e Polillo che non esiste nessuna liberalizzazione del servizio idrico che rispetti il voto referendario: il 12 e 13 giugno scorsi gli italiani hanno scelto in massa per la gestione pubblica dell'acqua e per la fuoriuscita degli interessi privati dal servizio idrico.

Non pensi il Governo Monti con la scusa di risanare il debito di poter aggirare il voto referendario con trucchi e trucchetti, 27 milioni di italiani si sono espressi per la ripubblicizzazione del servizio idrico e questo ci aspettiamo dal Governo nei prossimi giorni.

Saremo molto attenti alle prossime mosse del Governo Monti sul fronte delle liberalizzazioni, non permetteremo che la volontà popolare venga abbattuta a colpi di decreto, di Antitrust o di direttive europee in stile Bolkestein. Metteremo in campo ogni strumento utile alla difesa dei referendum, a partire dalla campagna di obbedienza civile lanciata da noi del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

L'applicazione dei referendum è la prima e la più urgente emergenza democratica nel nostro paese, per questo il Forum chiede, come già fatto e sinora senza risposta, un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Mario Monti. Nel contempo chiede a tutte le realtà che hanno sostenuto i referendum, ai partiti che da fuori o dentro il Parlamento hanno dato indicazione per il “Sì” ai referendum di giugno, di prendere da subito una netta posizione in difesa del voto democratico del popolo italiano.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua